La diffusione dei veicoli elettrici è sotto gli occhi di tutti, grazie agli innumerevoli vantaggi che apportano. Si tratta di soluzioni che rispondono a una delle esigenze in primo piano dell’epoca attuale, quella di inquinare meno, in grado di offrire una valida alternativa alle auto endotermiche, nel segno dell’ecologia, ma per questo sono importanti le batterie auto elettriche, vediamo perchè.
Inoltre, uno dei motivi di questa diffusione è legato all’ampliamento delle soluzioni, quindi non solo auto ma anche:
- scooter elettrici
- minicar elettriche
- fuoristrada elettrici
- golf car elettriche
- veicoli commerciali elettrici
Tali vetture sono dotate al loro interno di un sistema a propulsione elettrica che viene alimentato attraverso la predisposizione di batterie al litio, ricaricabili tramite colonnina o wallbox domestica.
Nonostante l’apprezzamento crescente da parte degli automobilisti, sono ancora in pochi a sapere quanto durano le batterie delle auto elettriche, il loro costo e le modalità di smaltimento.
Tutti fattori che andremo ad analizzare in questo approfondimento, con l’intento di fare chiarezza.
Quanto costano le batterie elettriche
Uno dei temi più caldi quando si parla delle batterie elettriche è il loro costo, ancora piuttosto alto: non a caso tale fattore viene considerato uno degli ostacoli maggiori rispetto alla diffusione delle auto elettriche.
Qualora il possessore dell’auto si trovasse a dover sostituire tale componente si troverebbe a dover affrontare una spesa importante. Si va da un minimo di 3.000€ a una media intorno ai 10.000€ per auto base elettriche, fino a un ammontare persino di 40.000€ per i modelli più performanti e lussuosi.
A fronte di tale problema sono sempre di più le case automobilistiche che permettono di usufruire del servizio di upgrade della batteria. Cosa significa? Che viene messa a disposizione la possibilità di cambiare la batteria a prezzi particolarmente concorrenziali scegliendo tra modelli tecnologici particolarmente efficienti.
È bene sottolineare un punto a favore delle auto elettriche, sempre per quanto riguarda i costi da affrontare rispetto alla batteria. Stiamo parlando del costo di ricarica della stessa, particolarmente contenuto soprattutto se si rapporta agli aumenti degli ultimi anni rispetto alle altre fonti di alimentazione.
Ricaricare un’auto elettrica attraverso apposita colonnina presenta un importo che varia a seconda del fornitore di energia elettrica, con una media attualmente intorno ai 0.45 euro al kW per una ricarica lenta con potenza di 22 kWh.
Il range massimo è invece di 0.50€ nel caso di ricarica veloce, mentre per chi ha modo di poter sfruttare la rete domestica si riesce a scendere a 0,21€ a kW. Il risparmio è comunque considerevole negli anni.
Quanto durano le batterie elettriche
A questo punto viene naturale chiedersi quanto durano le batterie elettriche, per capire se effettivamente l’investimento di acquisto di tali veicoli vale effettivamente la pena.
Questo elemento viene elencato dalla maggior parte delle case automobilistiche in due modi: anni o migliaia di chilometri. Il primo parametro è quello più frequente.
La durata media delle batterie elettriche è di circa 8 anni, a fronte di un decadimento pari a circa il 10% della capacità in seguito a circa 500 cicli di ricarica.
Si tratta di una performance decisamente superiore rispetto a quella di altri device di tipo elettronico, inclusi gli smartphone di ultima generazione per i quali la durata della batteria è prevista tra i 2 e i 3 anni.
I passi in avanti fatti dalla tecnologia sono quindi stati notevoli. La percorrenza attuale tende a variare da un minimo di 160.000 km a un livello di 250.000/450.000 km.
È essenziale prestare attenzione alla garanzia stipulata per quanto riguarda la batteria dell’auto elettrica: se dovessero nascere delle problematiche nell’arco del tempo garantito o del numero di chilometri concordati la casa produttrice si troverà a dover effettuare gratuitamente la sostituzione.
La garanzia non interessa unicamente anomalie, guasti o malfunzionamenti, ma anche il livello di efficienza considerato minimo, il quale si attesta in genere al 70%: al di sotto di tale parametro la batteria non appare più idonea a svolgere il suo compito durante il periodo di copertura.
Alcune buone abitudini per far durare la batteria
Come si può vedere, la durata delle batterie delle auto elettriche è davvero ampia e prima di trovarsi a dover effettuare una sostituzione l’automobilista ha tempo di godersi ampiamente la propria vettura.
Ci sono inoltre alcune accortezze che si possono adottare, ovvero:
- mantenere un livello di carica tra il 20 e l’80% nell’uso quotidiano tende a prolungare la durata della batteria: non è più come fino a poco tempo fa quando si consigliava di scaricare completamente il dispositivo prima di avviare l’operazione;
- uno stile di guida dolce e prudente incide positivamente, dal momento che permette di recuperare maggiore energia, soprattutto durante la fase di frenata;
- preferire le ricariche lente a quelle rapide, le quali fanno lavorare la batteria a una temperatura inferiore, preservando l’efficienza degli accumulatori;
- controllare con regolarità la pressione degli pneumatici;
- utilizzare in maniera appropriata i dispositivi per la regolazione della temperatura interna.
Come smaltire le batterie elettriche
Lo smaltimento delle batterie elettriche è qualcosa che richiede particolare attenzione e che non può essere realizzato in maniera approssimativa.
Pertanto, oltre che vietato, si rivela alquanto nocivo per la salute di tutti lasciare tali dispositivi in una condizione di abbandono nella natura: una pratica assolutamente da condannare e da segnalare alle autorità competenti in caso di avvistamento.
In Italia sono diverse le aziende specializzate che si occupano dello smaltimento del litio e delle sostanze nocive che si trovano all’interno degli alimentatori, in particolare nichel e cobalto. Vista la delicatezza del compito e l’alta professionalità richiesta i costi appaiono piuttosto importanti.
Allo stesso tempo, è bene sapere che le batterie delle auto elettriche trovano nella maggior parte dei casi una seconda possibilità d’uso una volta esaurita l’efficienza all’interno delle auto. Ad esempio, si prestano per essere adattate per il funzionamento dei lampioni stradali.
In sintesi, a oggi lo smaltimento viene effettuato secondo due modalità. La prima prevede il semplice recupero delle sostanze che risultano presenti all’interno delle batterie tramite i centri di recupero ad hoc, specializzati nel trattamento del nichel e del cobalto.
La seconda è quella cui accennavamo poc’anzi inerente il riutilizzo delle batterie. Oltre che per i lampioni stradali sono efficaci per gli elettrodomestici o per una funzione quale l’immagazzinamento dell’energia dei pannelli solari.
Quest’ultima opzione appare quella maggiormente auspicabile nell’ottica di un approccio ecologico a 360° per quanto riguarda i veicoli elettrici.